Coltivare fiori sull’orlo di una faglia
- Giu 30, 2025
- By Hermes Consulting
- In Benessere e Felicità, Engagement, Leadership e Saggezza
Perché l’immaginazione è oggi una competenza organizzativa strategica
Viviamo in un tempo segnato da fratture: ambientali, geopolitiche, sociali. Ma anche da faglie meno visibili, che attraversano la vita quotidiana nelle organizzazioni: discontinuità generazionali, perdita di senso, difficoltà nel costruire una visione condivisa del futuro.
Molte aziende si muovono su terreni instabili. Cambiano assetti, ruoli, aspettative. Si trovano di fronte a una scelta fondamentale: adattarsi per sopravvivere, una risposta tattica, o rigenerarsi per evolvere, una scelta culturale.
Nel nostro lavoro quotidiano vediamo come nei momenti di fragilità (crisi identitarie, passaggi generazionali, rottura delle narrazioni) nasca la possibilità di innovazione, ma serve intenzionalità.
Coltivare fiori sull’orlo di una faglia non è solo una metafora poetica: è una competenza trasformativa, significa riconoscere ciò che sta cedendo e partire da lì.
La faglia generazionale
Tra le fratture più profonde c’è la faglia tra le generazioni.
I/le giovani cercano figure di riferimento, ma faticano a trovarle.
Gli adulti parlano, ma non sempre vengono ascoltati. I/le senior possiedono esperienza, ma spesso non viene raccolta. Così si interrompono le genealogie organizzative: si perde competenza, ma soprattutto continuità.
Le organizzazioni diventano efficienti ma senza memoria, senza visione, senza direzione.
Il tempo si accorcia: i/le più giovani raccontano di non riuscire a proiettarsi oltre pochi mesi. Non è solo disagio emotivo: le neuroscienze confermano che la capacità di immaginare il futuro (mental time travel) si basa su circuiti cerebrali compromessi da stress e mancanza di riferimenti stabili (Mattar et al., 2024; Pezzulo et al., 2023). Senza immaginazione, non si costruisce.
Le organizzazioni come organismo in transizione
Le organizzazioni non vivono solo crisi di performance, vivono anche crisi di identità. Quando i linguaggi si svuotano e le narrazioni si spezzano, anche il cambiamento perde significato.
Ogni faglia, se abitata con consapevolezza, può diventare un punto di rigenerazione: serve uno sguardo capace di integrare risultato e relazione, struttura e senso. Serve immaginazione.
Immaginare è strategico
In contesti iper‑performativi, lo spazio per l’immaginazione si riduce. Ma senza di essa non si guida, non si innova, non si crea futuro.
Attivare l’immaginazione non significa fantasticare, ma ridare valore a una funzione organizzativa troppo spesso trascurata. Le neuroscienze la associano al default mode network, che connette memoria, empatia e visione prospettica (Jensen et al., 2024). Se non stimolata, la mente resta intrappolata nel presente. Ma se trova spazio, riattiva possibilità.
Conclusione
Anche in un paesaggio che trema, si può scegliere di coltivare. Non è un gesto poetico, ma una strategia concreta: un atto di cura, un cambiamento culturale, una visione di futuro.
È ciò che Hermes Consulting ha sviluppato in trent’anni di esperienza con organizzazioni: la capacità di abitare le faglie senza negarle, trasformando le fratture in punti di generazione.
Se anche la tua azienda sente il bisogno di nuova coerenza, di un cambiamento che lasci traccia, contattaci. Possiamo analizzare insieme il terreno che trema e individuare il percorso di trasformazione culturale più adatto.
Per ulteriori approfondimenti:
La bussola interiore: trovare la direzione in un mondo senza certezze